Entro il prossimo aprile 2019 partirà il Reddito di Cittadinanza.

Dal 6 marzo le domande: verranno istituite le piattaforme digitali, valutate le modalità di erogazione e predisposte le tessere.

La macchina operativa è alquanto complessa di conseguenza, essendo il Reddito di Cittadinanza erogato a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda, la richiesta per chi vorrà percepirlo già da aprile dovrà essere effettuata entro il prossimo marzo.

In particolare, la domanda viene presentata dopo il quinto giorno di ogni mese, per cui la prima volta in cui potrà essere richiesta sarà il 6 marzo.

 

Come viene effettuata la domanda?

La Domanda si potrà presentare direttamente all’Inps, telematicamente o tramite un consulente o un Caf.

I moduli saranno disponibili nei prossimi 30 giorni.

Ricordiamo che per poter accedere al Reddito di Cittadinanza si fa riferimento al reddito Isee, il quale non deve superare la soglia dei 9.360€.

Per i requisiti e i limiti, gli importi e la durata consigliamo la lettura di un nostro precedente articolo: “Il Reddito di Cittadinanza: 5 Domande e Risposte”.

A seguito della richiesta, l’Inps valuterà la presenza dei requisiti entro 5 giorni a seguito dei quali, in caso di esito positivo, verrà assegnata la Carta RdC che si ritira negli uffici postali.

 

Il Reddito di Cittadinanza prevede delle Sanzioni?

Il Reddito di Cittadinanza ha una durata di 18 mesi, con la possibilità di rinnovo per altri 18 nel caso in cui sussistano i requisiti.

Nei primi 18 mesi il cittadino aderente dovrà accettare uno dei tre lavori che nel tempo verranno proposti e, nel caso in cui non ne accetti nessuno, perderà il sussidio.

Nei successivi 18 a seguito di un eventuale rinnovo, si perderà il sussidio già al primo rifiuto.

Si subiscono Sanzioni Disciplinari anche quando non si partecipa ad un corso di formazione proposto oppure ci si rifiuta di partecipare a colloqui di lavoro.

Sanzioni più gravi si subiscono se si mente sul proprio Reddito o occupazione lavorativa (ad esempio se si lavora a nero).

In questi casi si dovranno ritornare tutte le somme indebitamente percepite oltre ad una pena che prevede la reclusione da 1 a 6 anni.

Stessa situazione si propone se si trova lavoro durante il periodo in cui si percepisce il sussidio senza che ciò venga prontamente comunicato.

Continueremo ad aggiornarvi sulle novità relative al Reddito di Cittadinanza e anche su altri interessanti argomenti.

A tal fine seguite la Nostra Pagina Facebook e, se vi è stato utile l’articolo, mette Mi Piace.

Per qualunque altra informazione, non esitate a contattarci tramite il Nostro Form di contatto alla sezione CONTATTI. Saremo felici di aiutarvi!