Recente evoluzione del commercio al dettaglio, idea strategica e vincente, con una forte attrattiva, i Temporary Store possono dare grandi soddisfazioni.
Vediamo cosa sono, come si possono avviare e quali sono gli adempimenti sa espletare.
Cos’è un Temporary Store?
Un Temporary Store può essere considerato fondamentalmente come una Idea di Marketing: è un negozio temporaneo che rimane aperto per un breve periodo, promuove un Brand, vende articoli di lusso o articoli che il cliente percepisce come “imperdibili” proprio in virtù del breve tempo in cui vengono esposti al pubblico.
I Temporary Store compaiono all’improvviso e dopo una accurata campagna di marketing volta a far scattare la curiosità in chi acquista, ma con la stessa velocità scompaiono.
Allo stesso modo, un Temporary Store dà la possibilità all’imprenditore di valutare la vendibilità dei prodotti, l’appeal e l’effetto che questi provocano sulla clientela. Si testa la reazione dei consumatori, la potenzialità del mercato e allo stesso tempo si può guadagnare molto.
Si può considerare un Temporary Store come una campagna di marketing che si finanzia da sola con la vendita dei prodotti stessi!
Sia che si voglia lanciare un nuovo prodotto o vendere qualcosa di estemporaneo rispetto a quanto venduto in genere, sia che si voglia al contrario vendere quanto non smaltito, la strategia del Temporary Store, sfruttando la curiosità e la percezione che, appunto, essendo temporaneo bisogna approfittarne, è una idea vincente.
Aspetti fondamentali da tenere in considerazione prima di aprire un Temporary Store sono:
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La clientela a cui si fa riferimento, in quanto bisogna puntare al Target giusto e vendere prodotti che siano percepiti come esclusivi, innovativi, particolari o di lusso
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La location, la quale deve essere in un punto strategico e di passaggio. Il cliente deve essere attratto all’interno per cui deve essere ben visibile e attraente. Sia all’interno che all’esterno del punto vendita dovrà comparire il countdown per stimolare l’acquirente all’acquisto immediato per non perdere l’occasione.
Quali sono gli adempimenti amministrativi e fiscali che un Temporary Store deve rispettare?
In Italia i Temporary Store non sono ancora perfettamente disciplinati, di conseguenza per adesso sono assimilabili ad un normale esercizio ma con attività temporanea.
Una sostanziale differenza la fa il tempo di apertura, a seguito della quale si ha:
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Un Temporary Store con attività inferiore a 30 giorni l’anno: in questo caso l’attività viene considerata occasionale. La regola dei 30 giorni vale durante tutto l’anno, per cui, se anche avessi aperture nei fine settimana, il totale di queste durante l’anno non deve superare i 30 giorni, anche se per ogni apertura sono aperto solo 2 giorni.
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Un Temporary Store con attività superiore a 30 giorni l’anno: in questo caso l’attività viene considerata abituale e non più occasionale, di conseguenza questo è il caso in cui l’attività viene assimilata ad un normale esercizio di vicinato, seppur temporaneo. Il Temporary Store non potrà comunque avere una durata superiore ai 6 mesi.
Un altro aspetto molto importante da considerare è se il Temporary Store viene aperto da un già titolare di partita iva, che quindi decide di promuovere la propria attività in un modo originale, oppure da chi non lo è.
Nel primo caso, l’unico adempimento da fare, oltre a quelli già messi in atto per l’apertura della propria attività commerciale è quello di presentare una Scia al Comune di competenza. Questa certifica l’inizio delle attività ed è da presentare allo sportello SUAP del Comune in cui si intende avviare il Temporary.
Nel secondo caso, bisognerà provvedere all’apertura di una Partita Iva, nonché iscriversi alla Camera di Commercio e alla Gestione Commercianti Inps. Solo dopo aver provveduto a questi adempimenti, anche in questo caso bisognerà presentare la Scia al Comune.
Vediamo in particolare che cosa deve prevedere la Scia.
Per poterla presentare correttamente, bisognerà rispettare alcuni requisiti:
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Requisito Soggettivo, considerando requisiti morali nel caso in cui non si vendano prodotti alimentari, mentre, se si vendono alimentari, oltre ai requisiti morali bisognerà essere in possesso dell’attestato riguardante il corso per l’Haccp.
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Requisito Oggettivo, per cui i locali dove si svolge l’attività dovranno avere una destinazione d’uso compatibile e quindi essere ritenuti agibili per l’attività da svolgere. Devono rispettare le norme in materia urbanistica, pubblica, in edilizia, tutela ambientale e della salute, sicurezza dei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana.
Allo stesso modo dovrà essere presentata la Scia al termine dello svolgimento dell’attività di Temporary Store, dopo di che tutta la procedura si deve ripetere se si decide di aviare nuovamente.
In tutti i casi, è importante farsi seguire da chi potrà consigliare le scelte giuste, le strategie vincenti, le strade migliori da percorrere.
Se volete maggiori informazioni su come aprire un Temporary Store, CONTATTATECI
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